“Pochi comuni vantano una posizione così amena come Rossa: il clima vi è straordinariamente mite, sicchè il suolo produce quasi ogni sorta di frutta, portando a maturanza perfino le pesche e l’uva. La posizione sua poi è delle più felici e le numerose frazioni che costituiscono il comune paiono seminate da una mano gentile delicatissima, che abbia a vuto cura di stenderle sul tappeto più verde e di disporle in modo che tutte abbiano a vedersi a valle e tutte possano inebriarsi al sole…”
Benvenuti
Ci è stato chiesto dove si trova il primo libro interamente dedicato a Rossa, intiolato “Russa al me pais” di Daniele Arbellia. Di cui parliamo al numero (77). Ebbene si trova a Rossa, al negozio di alimentari in piazza della Concordia (sotto il Municipio), oppure alla Trattoria dei Cacciatori, proseguendo sulla salita dopo la piazza. Ma… chi non conosce il negozio o la Trattoria dei Cacciatori?
On nous demande où l’on peut trouver le premier livre entièrement dédié à Rossa “Russa al me pais” de Daniele Arbellia. Et dont nous parlons au numéro (77). Et bien on le trouve à Rossa, au magasin sur la place de la Concorde, sous la Commune où bien au restau Trattoria dei Cacciatori, en continuant sur la montée, après la place. Mais qui ne connaît pas ce restau?
Nessun commento francesco - 27 03 2014
Abbiamo ricevuto parecchi apprezzamenti per la pubblicazione di foto di un tempo. Proseguiamo su questa strada.
Fine anni ’50? Forse. L’immagine non riporta alcuna data. E’ stata scattata sulla piazza della chiesa parrocchiale. Prima che arrivasse la carrozzabile, dunque ante 1962.
Stagione fredda (basta vedere i cappotti).
In occasione di una manifestazione probabilmente solo civile. Infatti compare l’allora nostro Arciprete Don Giovanni Stragiotti molto giovane, con a fianco un altro prelato. Ma non con i paramenti.
Era ancora in vita il medico di Rossa (Dott. Tamiotti). La indimenticabile Maria Mo… (prima in basso a destra) e tante altre persone care.
Non ci resta che cercare di dare loro un nome che farà affiorare in noi tanti ricordi!Les photos d’antan publiées ont été bien appréciées. Alors on continue…
Fin des années 50? Probable. L’image n’a pas une date annotée. Nous sommes sur la place de l’église paroissiale. Il n’y avait pas encore la route. Dons nous sommes avant 1962.
La saison était froide (voir les manteaux)!
L’occasion est probablement seulement civile. En effet on voit l’archiprêtre Don Giovanni Stragiotti, bien jeune à coté d’un autre prêtre. Mais sans ornements.
Le médecin de Rossa était vivant (le docteur Tamiotti). L’inoubliable Maria Mo. Et tant d’autres personnes bien chères.
Il ne nous reste qu’à essayer de leur donner un nom. Qui nous fera cadeau de beaucoup de souvenirs.
5 Commenti francesco - 25 03 2014
Sarà ancora una copia del libro intitolato “Valle Formazza” di Ambrogio Galbusera (di cui parliamo al n. 93) il premio per chi – per primo – indovinerà dov’è ubicata, a Rossa (Valsesia), la fontana qui fotografata.
A parte la neve, che non smette di scendere, la fontana sta attraversando un periodo che potremmo definire un po’ “pesante”…
Buona fortuna! Per la risposta utilizzare il commento che segue.C’est encore le livre sur la “Valle Formazza” de Ambrogio Galbusera (dont on a parlé au n. 93) qui sera le prix pour le premier lecteur qui devinera au est placée , à Rossa (Valsesia) la fontaine photographiée ci-dessous.
En ce moment, à part la neige qui ne cesse de tomber, la fontaine traverse une période que l’on peut définir un peu “lourde”.
Que dire de plus? Bonne chance!
Pour la réponse utiliser le commentaire ci-dessous.
15 Commenti francesco - 28 02 2014
Per i navigatori di lingua francese, la traduzione segue il testo in italiano.
Il 5 x 1.000
Come ogni anno, in questo periodo, molti navigatori ci chiedono di comunicare il codice fiscale dell’Associazione di volontariato “Frazioni Alte da Rossa a Tracciora” – onlus – in previsione della dichiarazione dei redditi.
E’ il seguente: 91014220023 –
La onlus ringrazia quelli che lo indicheranno.
Pour nos internautes de langue française, la traduction suit le texte en italien.
Nessun commento francesco - 25 02 2014
Quest’anno la neve non è mancata nemmeno sulle alture della Valsesia.
Una foto suggestiva ci è arrivata da Ede e Giuseppe che, insieme ad Alda, sono gli ultimi tre coraggiosi abitanti del Rainero, Frazione Alta di Rossa (VC).
Li ringraziamo per la fotografia ma soprattutto per averci spesso preparato pranzi, cene e merende – per oltre un decennio – nel loro agriturismo “L’Eremo”, aperto anche d’inverno.
Hanno improvvisamente deciso di chiudere l’attività l’anno scorso, ormai stanchi. Non delle loro fatiche ma della burocrazia! Che arriva dappertutto, persino dove non arrivano le comodità, prima fra tutte: la strada carrozzabile. E dove tutto, ma proprio tutto, è il frutto di un faticoso e solitario impegno.
Le leggi sono sicuramente necessarie per la salute di tutti ma potrebbe essere diverse per situazioni diverse. Sarebbe importante conoscere con certezza la provenienza del cibo servito al ristorante di un aeroporto, ma pretendere la stessa severa “tracciabilità” di quello che si mangia a 1000 metri di quota, pare esagerato. E il risultato è che spezza gli entusiasmi.
Per quanto ci riguarda la Valsesia ha perso un’altra ocasione di sopravvivenza.
Noi, comunque, passeremo spesso a trovare Ede, Giuseppe e Alda…Une photo sympa nous arrive de Ede, Giuseppe et Alda, les derniers habitants, courageux, de Rainero, hameau haut de Rossa (VC).
Nous leur disons merci. Pour la photo mais surtout pour la gaité de journées et soirées passées chez eux. A’ l’agritourisme “Eremo”, ouvert toute l’année, y compris l’hiver.
L’an dernier ils ont décidé de fermer: Fatigués par la bureaucratie. Qui arrive vraiment partout. Même où les conforts n’arrivent pas. En commençant par la route. Là-haut tout, mais absolument tout, est seulement le résultat d’un engagement fatigant et solitaire.
Les lois sont bien nécessaires pour la santé de tout le monde mais elles pourraient être diffèrentes, suivant les situations. Par exemple ça serait utile de savoir d’où proviennent les aliments du restau d’un aéroport. Mais prétendre des registres et des annotations pour la salade que l’on mange au Rainero, qui arrive du hameau de La Piana (à 5 minutes de sentier)… ça parait excessif. Le résultat d’une seule loi partout brise les enthousiasmes.
En tout cas la Valsesia a perdu une autre occasion de survie.
Quant à nous, nous ne manquerons pas d’aller dire bonjour, de temps en temps, à Ede, Giuseppe et Alda…
Nessun commento francesco - 19 02 2014
Mi sembra che siano gradite le foto di un tempo. In questa si vede un gran numero di abitanti di Rossa (VC). In occasione di un matrimonio nel 1931.
Con un po’ di nostalgia ritroviamo volti conosciuti di amici e parenti. O quantomeno delle somiglianze che ci fanno dire che l’uno o l’altro appartiene sicuramente alla tal famiglia. Buona ricerca!Il me semble que les photos d’antan sont appréciées. Dans celle-ci on voit beaucoup d’habitants de Rossa. A’ l’occasion d’un mariage en 1931.
Avec un peu de nostalgie on retrouve des visages connus d’amis ou parents. Ou du moins des resemblances qui nous font dire que l’un où l’autre appartient certainement à telle ou telle famille. Bonne recherche!
3 Commenti francesco - 02 02 2014
Anche gli uomini si recavano in pellegrinaggio al Sacro Monte di Varallo. Era una tradizione ancora qualche decina di anni fa. L’arciprete di Rossa était Don Giovanni Stragiotti. Era il successore di Don Carlo Costadone.
In queste foto di G. Bertoli (Varallo) io ho riconosciuto parecchi amici. Alcuni non sono più tra noi. Riuscite a riconoscerne molti?
Les hommes aussi allaient en pèlerinage au Sacro Monte de Varallo. C’était une tradition il y a encore quelques dizaines d’années. L’archiprêtre de Rossa était Don Giovanni Stragiotti. Il avait remplacé Don Carlo Costadone.
Moi j’ai reconnu des vieux amis. Certains ne sont plus parmi nous. Vous arrivez à en reconnaître beaucoup?
1 Commento francesco - 31 01 2014
Visto che le foto di un tempo sono piaciute, eccone una – non molto datata (anni ’50 circa?) – di un pellegrinaggio al Sacro Monte di Varallo. Tra le signore di Rossa, si riconoscono Lucia, Maria, Valentina, Gemma, Ilda, Teresa … e tante altre.
Cerchiamo le nostre Madri, Nonne, Zie, ci sono quasi tutte… E tutte sono comunque persone care!Vu que les photos d’antan ont plu, en voici une – pas tellement datée (après 1950 environ?) – d’un pèlerinage au Sacro Monte de Varallo. Parmi les dames de Rossa, on reconnaît, Lucia, Maria, Valentina, Gemma, Ilda, Teresa … et bien d’autres.
Cherchons nos mères, nos grands mères, nos tantes, elles y seront presque toutes.
Nessun commento francesco - 28 01 2014
Chi saprebbe dire oggi a quale basilica valsesiana apparteneva la facciata originaria di cui al disegno che segue?
Soltanto il tetto della fontana a destra ci aiuta. La si trova riprodotta alla pagina 99 del libro intitolato “Fatti e fatterelli dell’ottocento valsesiano“, di Primo Di Vitto (Associazione Culturale Zeisciu Centro Studi con sede sociale ad Alagna Sesia (VC) – (vedi par. 83).
E alla scheda 295 dell’opuscolo della mostra documentaria “Varallo nel secolo XIX (1814-1900)”. Tip. di Borgosesia sas giugno 1982.
Si tratta della basilica del Sacro Monte di Varallo (VC). Infati ci sono voluti due secoli e tanti progetti – di Giovanni D’Enricis (1614), Antonio Orgiazzi il Vecchio (1770), Matteo Massone (1772), del marchese Luigi Cagnola (1826), Carlo Frigiolini ( 1870), Giovanni Antonio Tosetti (1871), Abate Marietti (1876) ed infine dell’architetto Giovanni Ceruti di Valpiana (Valduggia) – prima che, grazie alle finanze dei coniugi Giulia e Costantino Durio, potessero iniziare i lavori nel 1891, ultimati nel 1896. Col risultato stupefacente che conosciamo oggi.
Marmi di Carrara, mosaici, portoni in bronzo scolpiti da Giovanni Antonini, fusione di Giovanni Lomazzi di Milano.Qui saurait dire aujourd’hui à quelle basilique de la Valsesia appartenait jadis la façade reproduite ci-dessous?
Seul le toit de la fontaine à droite nous aide. On trouve le dessin à la page 99 du livre intitulé “Fatti e fatterelli dell’ottocento valsesiano“, de Primo Di Vitto (Association Culturelle Zeisciu Centro Studi avec siège social à Alagna Sesia (VC) – (voir par. 83).
Et à la fiche 295 du livret de l’éxposition de documents “Varallo nel secolo XIX (1814-1900)”. Tip. di Borgosesia sas juin 1982.
Il s’agit de la basilique du Mont Sacré de Varallo (VC). En effet, il a fallu deux siècles et bien des projets – de Giovanni D’Enricis (1614), Antonio Orgiazzi il Vecchio (1770), Matteo Massone (1772), le marquis Luigi Cagnola (1826), Carlo Frigiolini ( 1870), Giovanni Antonio Tosetti (1871), Abate Marietti (1876) et enfin l’architecte Giovanni Ceruti de Valpiana (Valduggia) – avant que, grâce aux finances des époux Costantina et Giulio Durio, les travaux puissent commencer en 1891 et terminer en 1896.
Avec le résultat éclatant que nous connaissons aujourd’hui. Du marbre de Carrare, des mosaïques, des portails en bronze sculptés par Giovanni Antonini, la fonte est de Giovanni Lomazzi de Milan.
1 Commento francesco - 25 01 2014
“E’ arrivato il fotografo”. E si accorreva anche dalle Frazioni vicine. Siamo alla fine degli anni 1800.
Le famiglie si riunivano. Per l’occasione le donne indossavano il costume e una catena (niente collane), gli uomini portavano il cappello.
La foto sembra impaginata storta, ma l’abbiamo pubblicata così per rettificare lo sbilancio del trepiede (si vede, a sinistra, la colonna mica tanto verticale). D’altronde il fotografo va perdonato, a quei tempi non c’era il laser.
Primo pomeriggio. Tanto sole ma luce giusta. La famiglia è quasi al completo con i genitori e le quattro figlie femmine, nessuna si sposerà. Manca l’unico figlio maschio che era andato a lavorare all’estero. Altri tempi. Ora siamo noi a vedere arrivare gli altri.
Ede mi ha fatto notare che sopra lo stipite della chiesa di Rainero (frazione di Rossa) c’era ancora una croce in legno. Che ora non c’è più. E il numero civico 19, anche lui oggi scomparso.“Le photographe est arrivé”. Et l’on accourait même depuis les hameaux voisins. Nous sommes à la fin des années 1800.
Les familles se réunissaient. Pour l’occasion les femmes mettaient le costume et une chaîne (pas de collier), les hommes portaient le chapeau.
La photo ne semble pas droite: nous l’avons publiée comme ça pour rectifier le déséquilibre du trépied (on voit, à gauche, le pilier pas très vertical). D’ailleurs on peut bein pardonner le photographe. Jadis il n’y avait pas de laser.
Début d’après midi. Beaucoup de soleil, ma la lumière juste. La famille est presque au complet avec les parents et le quatre filles: aucune ne se mariera. Le seul fils est absent car il travaillait à l’étranger. D’antan! Aujourd’hui c’est nous qui voyons arriver les étrangers!
Ede m’a fait remarquer qu’au dessus du portail de l’église du hameau Rainero (Rossa) il y avait encore une croix en bois. Qui aujourd’hui a disparu. Et le numéro 19à droite. Qui manque lui aussi.
3 Commenti francesco - 23 01 2014