Benvenuti

Benvenuti nel sito di Rossa. Ve la presentiamo con le parole di don Ravelli:
“Pochi comuni vantano una posizione così amena come Rossa: il clima vi è straordinariamente mite, sicchè il suolo produce quasi ogni sorta di frutta, portando a maturanza perfino le pesche e l’uva. La posizione sua poi è delle più felici e le numerose frazioni che costituiscono il comune paiono seminate da una mano gentile delicatissima, che abbia a vuto cura di stenderle sul tappeto più verde e di disporle in modo che tutte abbiano a vedersi a valle e tutte possano inebriarsi al sole…”
(Luigi Ravelli “Valsesia e Monte Rosa” – Borgosesia, 1924)

E’ imperdibile la pubblicazione di articoli tratti da diversi giornali valsesiani dell’ottocento, saggiamente selezionati da Primo Di Vitto, a cura dell’Associazione Culturale Zeisciu Centro Studi con sede sociale ad Alagna Sesia (VC).
L’opera, intitolata “Fatti e fatterelli dell’ottocento valsesiano“, è un volume di quasi 200 pagine con oltre 110 fotografie di cui molte inedite.
Sana ingenuità, speranza, entusiasmo, pretesa di rispetto delle leggi … sono questi i sentimenti che sembravano animare i nostri antenati.

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Si consiglia vivamente la lettura del libro a chi ha voglia di divertirsi, di informarsi e di commuoversi, ma soprattutto di riflettere. Lo si trova in particolare nelle librerie di Varallo Sesia e Borgosesia (VC)A ne pas manquer! Les articles de différents journaux du XIX° siècle, séléctionnés par Primo Di Vitto, pour l’Association de Culture Zeisciu – Centre d’Ètudes, avec siège à Alagna Sesia (VC).
L’œuvre intitulée “Fatti e fatterelli dell’ottocento valsesiano” (Faits et anecdotes du XIX° siècle valsésien), est un volume de presque 200 pages avec plus de 110 photos dont beaucoup inédites.
Ingenuité, espoir, enthousiasme, respect des lois…  tels sont les sentiments qui semblaient animer nos ancetres.

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La lecture du livre est conseillée à tous ceux qui ont envie de s’amuser, de s’informer, de s’émouvoir et surtout de réfléchir. On le trouve surtout dans les librairies de Varallo Sesia et de Borgosesia (VC).

Nessun commento - 29 05 2013

La Diocesi di S. Gaudenzio di Novara, col suo nuovo Vescovo Franco Giulio Brambilla, ha ridato un posto rilevante ai pellegrinaggi, in particolare al Sacro Monte di Varallo (VC).

Luogo di culto che, alla fine del XIX° secolo, vedeva arrivare treni con quasi 2000 fedeli proveniente anche da una sola città di regione diversa dal Piemonte. Varallo era così invasa, magari per una sola giornata, ma per la gioia del commercianti soprattutto.

Dal fondo di un cassetto è riemersa una foto in bianco e nero della devozione delle parrocchiane di  Rossa (VC) dei primi anni 1950. Il numero di  persone fa pensare a una corriera stipata all’inverosimile. Infatti, da  Varallo a Rossa, non ci sono treni.

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Era festa grande: la foto riporta molte donne col tipico costume. Solo chi ha più di 50 anni ritrova volti familiari di persone che ha conosciuto.

(Foto G. Bertoli – Varallo)

Le Diocèse de S. Gaudens de Novara, avec son nouvel Evêque Franco Giulio Brambilla, a redonné une place importante aux pélerinages, en particulier au Sacro Monte de Varallo.

Lieu de culte qui, à la fin du XIX° siècle, voyait arriver des trains avec presque 2000 fidèles,  même d’une seule ville et de régions différentes du Piemont. Varallo était envahie, pour une seule journée peut-être, mais pour la joie des commerçants surtout.

Du fond d’un titoir est remontée à la surface une photo noir et blanc de la dévotion des parroissiennes de  Rossa (VC) premières années 1950. Le nombre de personnes fait penser à un autobus rempli à l’invraisemblable. De Varallo à Rossa il n’y a pas de trains.

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C’était un grand jour de fête: la photo montre beaucoup de femmes vêtues du costume typique. Il faut avoir au moins 50 ans aujourd’hui pour reconnaître des visages familiers.

(Photo G. Bertoli – Varallo) 

1 Commento - 19 05 2013

Una vecchia cartolina, due giovinette in costume di Rossa, sullo sfondo con la facciata color arancione,  il vecchio Municipio e (a sinistra del suo camino) un angolo del teatro.  A questi due fabbricati, a quei tempi, mancava un piano… In quanto all’ultima casa – in alto, ai margini del bosco – è stata quasi interamente ristrutturata.   E’ denominata “il castello”.

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Tutto questo risale ad alcune decine di anni, ma fa sempre piacere rivedere com’era il nostro borgo fin a 40 anni fa.

(cartolina 8232 – F. Bossi – Cravagliana)Une vieille carte postale, deux filletes en costume de Rossa, au fond avec la façade couleur orange, on voit l’ancienne Mairie et (à gauche de sa cheminée) un coin du théatre. A’ ces deux immeubles  il manquait alors un étage…  Quant à la dernière maison – tout en haut à l’orée du bois –  elle a été presque complètement refaite depuis. Aujourd’hui elle s’appelle “le chateau”.

costume vec munic

Tout cela date de quelques dizaine d’années: ça fait toujours plaisir de revoir notre Pays tel qu’il était il y a 40 ans.

(carte postale 8232 – F. Bossi – Cravagliana)

Nessun commento - 04 05 2013

Di che lamentarci in questi giorni? Di questo maledetto maltempo (come già nell’art. n. 23 d’altronde). Questa volta perché la primavera tarda parecchio ad arrivare. Ma non dimentichiamo ad esempio che, nell’aprile 1964, la Valsesia si era svegliata una bella mattina coperta da un manto di neve… Allora che cosa dobbiamo fare?

Niente! Dobbiamo solo pazientare, con tanta rassegnazione, come facevano i nostri avi.

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La montagna  in fondo  è quella sopra a Palancato, con la Madonna del Sasso di Boccioleto, le Piane Grandi, la cima dei Laghetti. La foto è presa dal versante di Rossa.

De quoi nous plaindre ces jours-ci? Comme dans l’article n. 23 d’un sale temps. Cette fois à cause du printemps qui tarde bien à arriver. Mais n’oublions pas qu’en avril 1964, par exemple,  la Valsesia s’est réveillée un beau matin avec une bonne couche de neige…  Alors que faire? Il faut simplement patienter. Comme faisaient nos ancêtres, d’ailleurs.

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La montagne, au fond, c’est celle au dessus de Palancato, avec la Madonna del Sasso de Boccioleto, les Piane Grandi, la cime des Laghetti. La photo est prise du versant de Rossa.

Nessun commento - 30 04 2013

Da aggiungere agli articoli n. 40 e n. 47. Veduta della chiesa parrocchiale di Rossa con lo sfondo dei Denti di Gavala (che sovrastano Balmuccia) e – in primo piano tra le dalie – Franca, Giannina e Rosanna che sfoggiano lo splendido costume di Rossa.

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(Cartolina ediz. Foto F. Lazzeri – Varallo).

Se avete anche voi delle foto da pubblicare, inviatecele utilizzando il “commento” di seguito.A’ ajouter aux articles  n. 40 et n. 47. Vue de l’église paroissiale de Rossa avec les Dents de Gavala au fond (qui dominent Balmuccia) et – en premier plan au milieu des dahlias – Franca, Giannina et Rosanna qui arborent le magnifique costume de Rossa.

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(Carte postale  ediz. Foto F. Lazzeri – Varallo).

Si vous avez des photos à publier, envoyez-les nous en utilisant le “commentaire” ci-dessous.

Nessun commento - 12 04 2013

Riprendiamo a pubblicare la foto di una fontana di Rossa. Chi per primo indovina la sua esatta ubicazione vince un libro!

Come al solito iniziamo da un particolare, ma se risulterà difficile trovare la risposta,  a breve allargheremo il campo. Secondo noi, ci sono già alcuni dettagli che aiutano.

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Buona ricerca! Per la risposta utilizzare il “commento” qui di seguito.Nous publions à nouveau la photo d’une fontaine de Rossa. Le premier lecteur qui devine son emplacement gagne un livre!

Comme d’habitude nous commençons par un premier plan. Si nous verrons que la réponse est difficile, nous ajouterons quelques détails. Pour le moment il nous semble que la fontaine soit déjà facile à reconnaitre.

1211rosolpiana 088

Bonne recherche! Pour la réponse utilisez le “commentaire” ci-dessous.

4 Commenti - 10 04 2013

     All’inizio di questo 2013, Daniele Arbellia ha dato alle stampe un libro interamente su Rossa (delizioso paese valsesiano della Val Sermenza), intitolatoRussa l’me pais”, a cura della Pro Loco.

 Non intendo farne una recensione ma  solo esprimere le mie impressioni dopo averlo gustato, a piccoli sorsi. Sono impressioni condivise da molti miei conoscenti che hanno letto l’opera.

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   Certi libri si “sfogliano”, altri si “divorano”. Questo non spinge mai il lettore a voltare distrattamente le pagine alla ricerca di chissà cosa, oltre. Ma piuttosto invoglia  a  soffermarsi su ciascuna pagina e su ciascuna  foto,  quasi nel timore che gli sfugga qualcosa, nel timore di arrivare troppo in fretta  all’ultima pagina.

   Chi conosce Rossa, chi le è legato da affetti, trova nel libro mille ricordi. Chi non conosce Rossa trova mille motivi che lo  “sollecitano” (come dice bene Ivana Boggini Astori, Presidente della Pro Loco) a salire lassù. Io direi non foss’altro che per sincerarsi che Rossa è davvero come appare nelle splendide fotografie.

    Il testo è completo, senza sproloqui e senza squilibri. Ciascun argomento ha il suo spazio, ma ne lascia anche alla voglia di saperne di più.

    Peccato che il libro sia uscito dopo Natale: poteva essere un’ottima strenna. Ma verrà certamente ricercato: lo si trova al negozio di Rossa, in piazza, sotto il Municipio.

  Una confidenza?  Io ho potuto ammirare luoghi che mi affascinavano da ragazzo e che ho sempre sperato di poter raggiungere un giorno. Pur sapendo che ormai non ci andrò (anche perché i miei compagni di escursioni non ci sono più)  mi sembra di poter dire – leggendo o ammirando le foto del libro – di esserci stato comunque … Grazie Daniele per questa gita nella nostra terra.

     Je n’ai pas l’intention d’écrire une recension sur le premier livre entièrement sur Rossa (un délicieux village de la Val Sermenza). Le titre: Russa l’me pais”,  (en patois ” Rossa, mon pays”) publié par la Pro Loco.

   Je veux simplement exprimer mes impressions après avoir dégusté, à petites gorgées, le livre de Daniele Arbellia  aparut début  2013. Ce sont des  impressions communes à des amis qui ont lu l’œuvre.

   russalmepais013

   Certains livre se “feuillettent”, d’autres se “dévorent”. Celui-ci ne pousse jamais le lecteur à aller de l’avant à la recherche de je ne sais quoi. Au contraire, le lecteur a envie de s’arrêter à chaque page, à chaque photo, dans la crainte de rater quelque chose, d’arriver trop vite à la dernière page.

   Qui connait Rossa, qui est lié par affection, trouve dans le livre mille souvenirs. Qui ne connait pas Rossa sera sûrement “sollicité” (comme dit Ivana Boggini Astori, Président de la Pro Loco) a monter là-haut. Je dirai pour s’assurer que Rossa est vraiment comme elle apparait dans les splendides photos.

    Le texte est complet, sans bavardages, équilibré. Tous les arguments ont leur place, mais ils laissent une place suffisante à l’envie d’en savoir davantage.

   Dommage que le livre soit parut après Noel: ça pouvait etre une bonne étrenne. Mais il sera certainement recherché: on le trouve en vente au magasin de Rossa, sous la Commune.

  Une confidence?  J’ai pu admirer des lieux qui me fascinaient quand j’étais gamin et que j’ai toujours souhaité de pouvoir rejoindre un jour. Bien que je sache que je n’y monterai jamais (surtout parce que mes copains de balade n’y sont plus) j’ai l’impression – en lisant le livre et en regardant les photos – que j’y ai étè! Merci Daniel pour cette ballade dans notre terroir.

2 Commenti - 05 04 2013

Per i nostri auguri di buona Pasqua abbiamo scelto la “cartolina” della Sardegna inviataci da amici, Valsesiani d’adozione, che frequentano spesso Rossa.

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Da laggiù ci augurano anche la primavera. Dopo tanto inverno! Grazie Silvia e Pietro.Pour les meilleurs vœux de joyeuses Paques nous avons choisi la “carte” qui nous a été adressée par des amis de  Sardaigne, Valsesiens d’adoption, qui sont souvent à Rossa.

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De là-bas ils nous souhaitent aussi le printemps après tant d’hiver! Merci  Silvia et Pietro.

Nessun commento - 30 03 2013

Agli amanti delle ciaspole ricordiamo l’invito  al rifugio Crosta di Varzo (Ossola) per la domenica 10 febbraio 2013. La ciaspolata è organizzata dalla Sottosezione di Ghemme.  Informazioni sul sito www.caivarallo.it – sottosezione di Ghemme.     Buon divertimento!!!

CAI Ghemme

Nessun commento - 22 01 2013

  Aggiorniamo l’articolo (69). Per dare una buona notizia.

Dopo le vacanze estive il Senato ha definitivamente approvato il Protocollo dei trasporti transfrontalieri. La convenzione per la protezione delle Alpi era solo che del  1991 !!! Caspita, 20 anni, per difendere le Alpi dai danni del traffico selvaggio. imagesCA9SBQXU Certo, non tutti i problemi sono risolti ma, quantomeno, questa legge rende possibile il coordinamento –  tra i diversi Paesi interessati – dei sistemi di trasporto attraverso le Alpi. Anche se la Valsesia non è direttamente coinvolta dal problema, ci è parso utile sottolineare l’impegno dei nostri parlamentari a cercare delle soluzioni alle questioni “montane”.

Nessun commento - 18 01 2013

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