“Pochi comuni vantano una posizione così amena come Rossa: il clima vi è straordinariamente mite, sicchè il suolo produce quasi ogni sorta di frutta, portando a maturanza perfino le pesche e l’uva. La posizione sua poi è delle più felici e le numerose frazioni che costituiscono il comune paiono seminate da una mano gentile delicatissima, che abbia a vuto cura di stenderle sul tappeto più verde e di disporle in modo che tutte abbiano a vedersi a valle e tutte possano inebriarsi al sole…”
Benvenuti
SUPERVULCANO VALSESIA – ASSEMBLEE IL 15.02.2015 (142) Supervolcan Valsesia: assemblées le 15.02.2015
Ci viene comunicato che l’assemblea, ordinaria e straordinaria, dell’Associazione Supervulcano Valsesia è convocata per domenica 15 febbraio p.v., alle ore 10, a Crevacuore presso la ex Chiesa d S. Defendente – Piazza Martiri (piazza del Comune).
Si tratta di una doppia assemblea molto importante perché, oltre all’approvazione del bilancio e la presentazione delle attività 2015, verranno sottoposte all’approvazione le modifiche dello statuto che si stanno rendendo necessarie per la vita dell’Associazione nel Geoparco.
La giornata (con pranzo e visita di Crevacuore) è aperta anche ai non Soci.
Le prenotazioni per il pranzo sono gradite entro giovedì 12 febbraio p.v. al n. 3403486552 oppure tramite mail: info@supervulcano.it
Altre notizie presso la sede dell’Associazione Geoturistica “Supervulcano Valsesia” onlus – Piazza Mazzini 19 – 13011 BORGOSESIA VC – Cell. 333.942.622.3
www.supervulcano.it
Nessun commento francesco - 08 02 2015
Tra pochi giorni l’Italia potrebbe avere un nuovo Presidente. Due anni fa, quasi 1.000 persone (ben pagate) non erano riuscite a trovarne uno tra i 60 milioni di cittadini. Ora dovrebbe essere più facile visto che due persone avrebbero fatto un “patto” per scegliere il nome del Presidente. “Patto” che solo loro due conoscono.
Abbiamo trovato una foto scattata davanti al teatro di Rossa (VC) in un giorno di festa del 1969. Con un Ministro diventato (oltre 20 anni dopo) Presidente della Repubblica, che ha sopportato calunnie dai suoi avversari e minacce dai suoi nemici, per restare onesto e fedele alla Costituzione, fino in fondo. E la Storia gli ha dato ragione.
Da sempre amico dei Rossesi, lo si scorge anche tra la folla sulla foto a pag. 112 del libro “Russa ‘l me pais“(vedi art. 77).
Non ci resta che sperare che venga eletto un Presidente anch’esso degno della carica.
Sulla stessa foto, a sinistra, l’ingeniere progettista della carrozzabile che, dal fondovalle, porta su al centro di Rossa.
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Dans quelque jours l’Italie pourrait avoir un nouveau Président. Il y a deux ans, presque 1.000 personnes (bien payées) ne l’ont pas trouvé parmi les 60 millions de citoyens. Cette fois-ci ça devrait être plus facile puisque 2 personnes auraient fait un “pacte” pour choisir le nom du prochain Président. “Pacte” que seuls les deux contractants connaissent.
Nous avons trouvé une photo prise en 1969, un jour de fête, devant le théâtre de Rossa (VC). On y voit un ministre devenu (plus de 20 ans après) Président de la République qui a supporté les calomnies de ses adversaires et les menaces de ses ennemis pour rester honnête et fidèle à notre Constitution jusqu’au bout. Et l’Histoire lui a donné raison.
Depuis toujours ami des Rossois, on le voit aussi parmi la foule sur la photo à la page 112 du livre “Rossa mon pays” (voir art. 77).
Il ne nous reste qu’à espérer que l’Italie trouve encore un Président digne de la charge.
Sur la même photo, à gauche, l’ingénieur qui avait fait le projet de la route qui monte depuis le fond de la vallée jusqu’au centre de Rossa.
Nessun commento francesco - 26 01 2015
E perché non condividere anche qualche presepio “made in Rossa”?
Il primo ci è sembrato gradevole per la freschezza del suo muschio (probabilmente dovuto alla vicinanza con il torrente Sermenza) e per la sua semplicità…
Il secondo ci ha colpiti per l’originalità della sua collocazione e anche per la sua semplicità… Siamo sempre per la semplicità!
Lo avranno visto in molti perché era in un locale pubblico.
(Grazie a Giulia e grazie a Piergiacomo).
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Et pourquoi ne pas partager les crèches “made in Rossa”?
La première nous a plu pour la fraîcheur de sa mousse (due probablement à sa proximité du torrent “Sermenza”) et pour sa simplicité.
Le deuxième pour l’originalité de son emplacement et pour sa simplicité… Nous préférons toujours la simplicité! Beaucoup l’ont vu car il se trouvait dans un restau.
(Merci a Giulia et merci à Piergiacomo).
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1 Commento francesco - 19 01 2015
Sono stati spediti da Lille, cioé dall’estremo nord della Francia, gli auguri che ci sono arrivati da più lontano. Due giovani (quelli dell’art. n. 37) si sono ricordati di noi, tra un aereo e l’altro. Sì, perché spesso ci sorvolano per motivi di lavoro.
Ci fa piacere che abbiano pensato a noi nel periodo delle festività, anche se le nostre montagne gli sembrano piccole, piccole e noi siamo del tutto invisibili per loro. Grazie, ricambiamo gli auguri: “good flight”.
Ils arrivent de Lille, donc du nord de la France, les vœux de plus loin. Deux jeunes (ceux de l’art. n. 37) se sont souvenus de nous, entre deux avions. Oui, parce qu’ils voyagent beaucoup: c’est leur travail.
Souvent ils volent au-dessus de nos montagnes qui doivent leur sembler bien petites. Alors que nous, nous sommes invisibles de là-haut!
Merci pour votre souvenir et “good flight”.
Nessun commento francesco - 28 12 2014
Pubblichiamo altri auguri che ci pervengono da Rossa (VC). Luca M. ci manda il tramonto del 20 dicembre. Grazie.
E’ da abbinare all’alba che ci ha inviato Sofia (vedi art. 136).
In un prossimo articolo ne faremo buon uso.
Encore des vœux qui arrivent de Rossa (VC): Luca M. nous fait partager le coucher du soleil du 20 décembre dernier. Merci.
Il est à rapprocher à l’aube que nous a envoyé Sophie (voir le n. 136).
Prochainement nous en ferons un bon usage.
Nessun commento francesco - 24 12 2014
Abbiamo ricevuto alcuni auguri con foto da Rossa (VC). Che condividiamo volentieri con tutti i lettori. Sofia C. ci ha mandato l’alba di ieri dalla Res di Varallo verso i Denti di Gavala. Inizialmente non ero riuscito ad orientarmi bene ma poi Sofia mi ha chiarito il tutto… Grazie Sofy.
Nello stesso giorno Novara era sotto un nebbione pauroso mentre, a Rossa, il sole regalava 22 gradi!
La seconda foto ci propone due splendide composizioni (tra le tante) di Ede S.. Chi riconosce i luoghi rimpiange gli ottimi pranzi, merende e cene consumati all’agriturismo “Eremo” in frazione Rainero! Grazie ancora a Ede, Giuseppe e Alda.
AUGURI DI BUONE FESTE E DI BUON ANNO NUOVO!!!
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Nous avons reçu des vœux-photo de Rossa (VC). Nous les partageons volontiers avec tous les lecteurs. Sophie C. nous a envoyé l’aube sur les montagnes depuis la Res de Varallo vers les Dents de Gavala. Sur le coup j’étais un peu désorienté mais, par la suite, Sophie m’a bien expliqué… Merci Sophie.
Dans la même journée Novara était sous un brouillard affreux alors que Rossa éait en plein soleil avec 22 degrés!
La deuxième photo nous propose des compositions faites par Ede S. Ceux qui reconnaissent les lieux repensent aux excellents repas et goûters à “l’Eremo” du hameau Rainero! Merci Ede, Giuseppe e Alda.
JOYEUSES FÊTES ET BONNE ANNÉE
2 Commenti francesco - 23 12 2014
Al n. 57 abbiamo pubblicato una lettera del 1858 gentilmente inviataci da Veronica B.. Un antenato rossese, dall’estero, scriveva “a casa”.
Ne proponiamo un’altra del 1863. Senza nessun commento. La migrazione è sempre stata una piaga. Ogni lettore potrà (se lo vorrà) dedicare un attimo di riflessione. Magari pensando che, se non è l’erede diretto di qualcuno che a quei tempi ha provato quelle sofferenze, lo è suo zio o il suo vicino di casa.
Buona lettura.
Dalla Francia, nelle vicinanze del Natale 1863.
“Cara Madre,
… quello che mi fa molta pena è di non potervi riabbracciare. Io credevo di partire questa settimana, la sera della domenica passata mio Padre mi ha detto che il signore dove lavora non vuole che se ne vada per un mese almeno, perciò dopo non vale più la pena per questo inverno. Ma, cara Madre, io spero di vedervi per la fine dell’anno prossimo. Se io avessi saputo di una cosa così, vi avrei scritto molto tempo fa, ma io credevo sempre di partire e non vi ho mai scritto. Se avessi saputo di un affare così non vi avrei scritto di farmi il letto. Adesso vi dirò che la mia gamba sta bene: è guarita bene e non mi fa più male a lavorare. Vi prego di non essere in pena per me. Vi prego di stare allegra, di non farvi cattivo sangue. Come ho fatto io la prima notte che me l’ha detto non ho mai potuto dormire come anche mio padre piangeva quando gli hanno detto che non poteva partire altrimenti gli facevano perdere più di 150 franchi. Sono per la vita vostro figlio “.
Una festa al Rainero agli inizi del secolo scorso. Secondo Ede, in tarda primavera, inizi 1900. Notare la neve sui versanti di fronte.
Au n. 57 nous avons publié une lettre de 1858 gentiment envoyée par Veronica B.. Un de nos aïeux rossois écrivait “à la maison” de l’étranger.
Nous vous en proposons une autre de 1863. Sans commentaire. L’émigration a toujours été une plaie. Chaque lecteur pourra, s’il le veut, réfléchir un instant. En pensant peut-être que si ses aïeux n’ont pas connu cette souffrance, ça pourrait être ceux de son oncle ou de son voisin.
Bonne lecture.
Depuis la France, vers Noël, en 1863.
“Chère Mère,
… ce qui me fait beaucoup de peine c’est de ne pas pouvoir vous embrasser à nouveau. Moi je croyais partir cette semaine, mais le soir de dimanche dernier mon Père m’a dit que le patron où il travaille lui a dit qu’il ne veut pas qu’il s’en aille pour un mois au moins. Donc pour cet hiver ça ne vaut plus la peine. Mais, ma chère Mère, moi j’espère vous voir à la fin de l’année prochaine. Si j’avais su d’une chose pareille il y a longtemps que je vous aurai écrit, mais j’ai toujours cru pouvoir partir et je ne vous a jamais écrit. Si j’avais su je ne vous aurai pas écrit de me faire le lit. Maintenent je vous dirai que ma jambe va bien: elle est guérie et je n’ai lus mal pour travailler. Je vous prie de ne pas vous faire de soucis pour moi. De rester sereine et de ne pas vous faire du mauvais sang. Comme je m’en suis fait la première nuit que j’ai su de ne pas pouvoir venir je n’ai jamais dormi et mon Père a pleuré quand ils lui ont dit qu’il aurait perdu plus de 150 francs. Je suis votre fils pour la vie. “
Photo d’une fête au Rainero début 1900. Selon Ede vers le mois de mars. Avec la neige sur les montagnes autour.
Nessun commento francesco - 22 12 2014
Acqua di montagna. Nell’anticamera dell’ufficio postale di Rossa (VC) è stato recentemente posizionato un impianto di distribuzione di acqua. Al costo di 4 cent. al litro.
Ottima iniziativa!! Tutto ciò che è genuino e in qualche modo “puro” (parola non più in uso! sostituita da “bio” anche se non è vero) è benvenuto. Tanto più che pare stia passando inosservata una manovra di governo e parlamento che – secondo un giornale – “con un arzigogolato incastro di norme spianano ancora una volta la strada alle lobby”!
Ricordiamo tutti che nel 2011 un referendum aveva sonoramente bocciato la privatizzazione. L’acqua era considerata bene comune e non merce.
Ora tutto potrebbe finire in mano a pochissimi. Ma dai! Non ci posso credere: in Italia succede anche questo? Nonostante tanti politici in gamba e molto attenti alle aspettative della gente!!!
Eau de montagne. Dans le hall du bureau de poste de Rossa (VC) on vient de placer un distributeur d’eau. A’ 4 cent. par litre.
C’est bon!! Tout ce qui est naturel et, en quelque sorte, “pur” (mot qui n’est plus utilisé! remplacé par “bio” même si c’est pas vrai), est bienvenu. D’autant plus qu’il semble qu’une manœuvre va passer sous silence: le gouvernement et le parlement – d’après un journal – “avec un système compliqué de lois ouvrent la route aux lobbies”!
Vous souvenez-vous qu’en 2011 un referendum avait coincé la privatisation de l’eau? Considérée un bien commun et non pas une marchandise.
Au contraire tout pourrait finir dans les mains de quelques propriétaires seulement. Mais non! C’est pas possible! En Italie ça pourrait arriver??? Avec tous les politiciens honnêtes et attentifs qu’on a? J’y crois pas!
Nessun commento francesco - 20 12 2014
Aggiorniamo la foto dello sfondo dietro al tabellone di benvenuto a Rossa (pubblicata al n. 133) scattata il 1° novembre.
A fine novembre ero su nelle Frazioni Alte. Con il tempo giusto per la stagione, ovvero il solito dilemma: “nebbie alte o nuvole basse”? E una visibilità di 30 metri.
Comunque un bel tempo autunnale, quello giusto! Con un particolare che, scendendo nel buioi della notte, ho temuto di tenermi la scarsa visibilità fino in pianura. E invece no, sotto Folecchio… sereno!
Questa mi è sembrata un po’ un’inversione di tendenza. La nebbia, anni addietro, se ne stava più volentieri in pianura, ora sembra gradire le alture! Vabbé.
Una riflessione: le nostre montagne si sono comportate bene con le alluvioni di quest’ultimo periodo. Un po’ di fortuna, certo, ma anche il buon senso degli amministratori che curano il territorio! Quelli passati e quelli presenti. Continuiamo a sperare anche in quelli futuri.
Nessun commento francesco - 05 12 2014
– Lo sfondo dietro al cartellone di benvenuto a sinistra dell’imbocco della piazza Concordia (quella col Municipio e il negozio) a Rossa (VC), l’abbiamo anche utilizzato come biglietto da visita del nostro blog. E’ nell’intestazione.
Si scorgono le “Piane Grandi” con alpeggi che fanno sognare e cime interessanti da rimirare. La cima dei Laghetti (oltre 2000 m.), la Colma di Campertogno, la Bocchetta di Bià. Per scendere su Campertogno e Mollia. Ho visto delle fotografie sorprendenti, scattate dal versante di Rossa, in cui, con la luce solare “giusta”, si scorgono sagome che sembrano l’una la fotocopia dell’altra, ritagliate sul cielo.
Spero di riuscire a pubblicarle presto.
Abbiamo appena ricevuto una foto di quelle sagome, ritagliate sul tramonto. Scattata il 1° novembre di quest’anno. Prima che arrivassero le piogge che ci accompagnano ormai da quel giorno. E che fanno già disastri ovunque.
In queste occasioni si rifanno i mille discorsi inutili; “quando anche la montagna era popolata, era curata e non c’erano questi dissesti”! E’ tutto vero. Bisogna dire che, da qualche tempo, le precipitazioni sono anormalmente abbondanti.
Per l’altro aspetto, quello della difesa dalle calamità naturali, della tutela dei suoli, non serve piagnucolare sul latte versato. Ben sappiamo di essere un po’ tutti responsabili, per aver accettato le politiche delle “grandi opere”, (laddove il suolo è pianeggiante) le larghe rotonde, una addosso all’altra per arrivare più in fretta dove ci fa comodo, senza pensare ai conseguenti dissesti.
Al contrario (per i nostri monti) abbiamo sbagliato a credere che per mantenerli “incontaminati”, non si doveva in alcun modo costruirci vie d’accesso. Scelta che, a volte, ha portato al nefasto risultato di rendere la montagna “irraggiungibile”.
Ma godiamoci questo tramonto in silenzio. A meditare in attesa di un tempo migliore e anche di “tempi migliori”. In cui tutti sapremo scegliere il futuro, nostro e di chi verrà, con maggior raziocinio.
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– Il cartellone di benvenuto a sinistra dell’imbocco della piazza Concordia (quella col Municipio e il negozio) a Rossa (VC), l’abbiamo anche utilizzato come biglietto da visita del nostro blog. E’ nell’intestazione.
Si scorgono le “Piane Grandi” con alpeggi che fanno sognare e cime interessanti da rimirare. La cima dei Laghetti (oltre 2000 m.), colma di Campertogno, bocchetta di Bià. Per scendere su Campertogno e Mollia. Ho visto delle fotografie sorprendenti, scattate dal versante di Rossa, in cui con la luce solare “giusta” si scorgono sagome che sembrano l’una la fotocopia dell’altra, ritagliate sul cielo.
Spero di riuscire a pubblicarle presto.
Abbiamo appena ricevuto una foto di quelle sagome, ritagliate sul tramonto. Scattata il 1° novembre di quest’anno. Prima che arrivassero le piogge che ci accompagnano ormai da quel giorno. E che fanno già disastri ovunque.
In queste occasioni si rifanno i mille discorsi inutili; “quando anche la montagna era popolata, era curata e non c’erano questi dissesti”! E’ tutto vero. Bisogna dire che, da qualche tempo, le precipitazioni sono anormalmente abbondanti.
Per l’altro aspetto, quello della difesa dalle calamità naturali, della tutela dei suoli, non serve piagnucolare sul latte versato. Ben sappiamo di essere un po’ tutti responsabili, per aver accettato le politiche delle “grandi opere”, (laddove il suolo è pianeggiante) le larghe rotonde, una addosso all’altra per arrivare più in fretta dove ci fa comodo, senza pensare ai conseguenti dissesti.
Al contrario (per i nostri monti) abbiamo sbagliato a credere che per mantenerli “incontaminati”, non si doveva in alcun modo costruirci vie d’accesso. Scelta che, a volte, ha portato al nefasto risultato di rendere la montagna “irraggiungibile”.
Ma godiamoci questo tramonto in silenzio. A meditare in attesa di un tempo migliore e anche di “tempi migliori”. In cui tutti sapremo scegliere il futuro, nostro e di chi verrà, con maggior raziocinio.
Nessun commento francesco - 11 11 2014